Wedding Trends Riti di Bellezza e Amore-L’affascinante mondo delle “Cerimonie Simboliche” della formidabile Jo Bertolino di Tuscanpledges
Spesso i matrimoni con rito civile rischiano di essere un po’ impersonali e di tralasciare quell’aspetto rituale che invece dovrebbe accompagnare le nostre vite nei momenti più importanti e di passaggio. Per questo, soprattutto negli ultimi anni, ha preso piede anche in Italia la “cerimonia simbolica”. Ci accompagna alla scoperta di questo mondo Jo Bertolino che nel 2003 ha creato Tuscan Pledges.
Un matrimonio simbolico con Jo Bertolino
Jo, è un piacere approfondire con te questo argomento. Come mai hai scelto di diventare celebrante?
È stato quasi un caso che mi ha fatto avvicinare a questo mondo. In realtà io sono una traduttrice e interprete e qualche anno fa ho iniziato a lavorare in un’agenzia che si occupava, fra le altre cose, di matrimoni. Ho seguito molti matrimoni civili come interprete fino a che, un giorno, una coppia ha richiesto una cerimonia simbolica. Quasi per caso, per aiutare nell’organizzazione mi sono avvicinata al matrimonio simbolico e ho scoperto tutto il fascino dei rituali. È nata una grande passione e dopo circa un anno ho aperto Tuscan Pledges.
Dal 2003 al 2021 avrai celebrato molti matrimoni…
Si, davvero molti. Fra l’altro sono stata la prima a fornire questo servizio in Toscana e questo mi ha aiutata molto a farmi conoscere. O meglio possiamo dire che sono stata la prima a pubblicizzarmi perché esistevano altri celebranti ma erano figure difficili da rintracciare: non avevano siti, non si pubblicizzavano. Avendo molte richieste ho dovuto quindi creare un team di celebranti in grado di accogliere coppie da tutto il mondo.
La cerimonia simbolica
Immagino che sia una cerimonia scelta soprattutto dagli stranieri…
Inizialmente forse si, la cerimonia simbolica e la figura del celebrante sono molto utilizzate soprattutto negli Stati Uniti e possiamo dire di aver preso in prestito molto da questo Paese. Negli ultimi anni però le cose sono cambiate e sono sempre di più anche gli italiani che si avvicinano alla cerimonia simbolica.
Solo moda o c’è qualcosa di più?
C’è molto di più. Il matrimonio religioso infatti non è per tutti per varie ragioni ma il matrimonio con rito civile per molte coppie risulta freddo e impersonale. Con la cerimonia simbolica si riesce a ritrovare tutta l’importanza di questo vero e proprio rito di passaggio che si sta per compiere. Il nostro format poi segue molto quello di un matrimonio vero con la dichiarazione di intenti, scambio delle fedi e firma della pergamena quindi le coppie si rendono conto che tutto diventa molto più coinvolgente e affascinante di un matrimonio civile. Credo poi che i riti siano molto importanti e purtroppo oggi non ne abbiamo più e agli italiani piace molto inserire i rituali.
Il rito simbolico preferito dagli italiani
Quale è il rituale che preferiscono gli italiani?
Le coppie italiane amano soprattutto il rito della sabbia soprattutto se hanno dei figli. Si tratta di versare sabbia di due colori differenti in una bottiglia a simboleggiare l’unione di elementi differenti che creano una famiglia. Se hanno bambini i colori della sabbia diventano 3, 4 o più creando un effetto davvero bello e offrendo un rituale davvero affascinante che rapisce anche i più piccoli.
E cosa preferiscono gli stranieri?
Sicuramente quello dello scatola, soprattutto se scelgono di sposarsi in un’azienda che produce vino.
In cosa consiste il rituale della scatola?
Gli sposi scrivono una lettera ciascuno e durante il matrimonio le chiudono in una scatola insieme alla bottiglia di vino. Dopo un anno di matrimonio per l’anniversario di carta aprono la scatola, leggono le lettere che si erano scritti e brindano con il vino. Molte coppie poi decidono di acquistare una nuova bottiglia dall’azienda e fare la stessa cosa in occasione dell’anniversario di 5 anni. È molto bello perché è un rito che va avanti nel tempo. Originariamente era un rito differente, la scatola doveva essere aperta solo in caso di crisi nel matrimonio ma ho voluto modificarlo perché non volevo parlare di brutti momenti in occasione del matrimonio.
Quindi i rituali sono un po’ tuoi…
Si faccio molta ricerca e mi piace creare dei rituali specifici su richiesta delle coppie. Se ad esempio una coppia desidera che partecipi al rituale tutta la famiglia o degli amici io cerco di trovare e creare la cosa che fa al caso loro.
C’è un rituale che ami particolarmente?
Forse quello dei quattro elementi ma gli sposi devono essere coraggiosi! Si tratta di mangiare i quattro elementi che compongono la vita di coppia: i momenti agri sono rappresentati dal limone; quelli amari dal cioccolato fondente; quelli “hot” dal peperoncino e infine quelli dolci da un frutto. Come dicevo gli sposi devono essere coraggiosi perché mangiare i primi due elementi non è facilissimo però rende il rito molto simpatico.
Come funziona la cerimonia simbolica, una coppia arriva da te e…
La prima cosa è capire la coppia che abbiamo di fronte, usiamo solitamente un questionario con domande specifiche. In questo modo possiamo capire quanto la coppia si vuole mettere in gioco e da qui cerchiamo di creare una cerimonia molto personale. Che tiene conto dello dichiarzione di intenti, scambio delle promesse e poi eventualmente un rituale.
Dal punto di vista giuridico la cerimonia simbolica ha valore?
No, solitamente le coppie scelgono di fare prima il matrimonio con rito civile. Oggi poi è possibile celebrare il matrimonio anche al di fuori del municipio. In questo caso il celebrante può prendere la delega dal sindaco oppure si può chiedere a un suo rappresentate di essere presente e allora in quel modo tutto il rito ha anche una validità legale.
C’è una cerimonia che ti ricordi in modo particolare?
Difficile scegliere perché sono davvero tanti quelli che mi hanno lasciato un segno, ogni volta che arriva una sposa, che ascolto due innamorati scambiarsi le promesse è sempre una forte emozione. Forse però quello che mi è rimasto nel cuore è quello di una coppia sposatasi nel 2011 nella meravigliosa cornice dell’Abbazia di San Galgano. Con questa coppia, forse la prima coppia gay di cui ho celebrato il matrimonio simbolico, è nata proprio una bella amicizia e li sentono spesso, ogni volta che vengono in Italia.
E c’è invece un luogo che pensi sia speciale e che secondo te è perfetto per una cerimonia simbolica?
Io sono innamorata della Val d’Orcia e credo che sia un luogo magico in ogni suo aspetto, qui il posto che amo di più è sicuramente Terre di Nano con la vista su Monticchiello. Non so perché ma ogni volta che vado è come se mi sentissi a casa. Un altro posto che amo molto è il Castello del Trebbio a Pontassieve (FI), un castello antichissimo che è ricco di storia e di fascino.
So che con Gabriele avete collaborato per un matrimonio…
Si ad un matrimonio a Villa Podernuovo, altro posto meraviglioso. Per me che sono una toscana d’acquisto è stato un enorme piacere lavorare con un toscano il cui amore per la sua terra trasuda in tutti i suoi lavori. Un amore che si trasmette nella cura dei dettagli, nella ricerca della luce migliore e nel coinvolgimento delle coppie che hanno avuto la fortuna di averlo scelto per il proprio matrimonio.
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